A tu per tu con... Fabio Trombetti
Ecco qui una breve intervista fatta a Fabio Trombetti, scrittore emergente che ha pubblicato già tre libri per la casa editrice NeP Edizioni!
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Da una laurea in economia a scrittore, come mai questo passaggio?
In realtà non ho mai pensato seriamente di scrivere, o forse dovrei dire di“saper” scrivere, anche se fin da piccolo mi piaceva farlo; per esempio, i temi d’italiano a scuola non mi pesavano, e a Natale non mi limitavo al “tanti auguri” ma compilavo i bigliettini cercando una frase originale per ognuno. Quando cresci, poi, arriva il momento di fare delle scelte, e all’epoca una laurea in economia è stata la mia, e non ho rimpianti nell’averla fatta perché comunque mi ha assicurato tanto. Sono una di quelle persone probabilmente che non ha seguito l’input del “fare della propria passione una professione”… Ma questo ovviamente è solo una questione di tempo, almeno finché non tiro fuori il best seller! Sto scherzando, è chiaro, ma non si sa mai! Non posso dire che oggi scrivere sia la cosa che mi piace di più in assoluto, perché ho tanti altri interessi, ma di sicuro è quella che al momento mi da più soddisfazioni ;)
Cosa fai quando non scrivi?
Tendenzialmente, appena ho tempo e modo, mi piace girare molto, e questo mi permette di seguire la passione per la fotografia (che è allo stato amatoriale), e per la buona tavola; ogni volta che mi allontano da Roma anche di poche decine di chilometri vado alla ricerca dei sapori locali, avendo la fortuna di vivere in un Paese che ha una varietà enogastronomica pressoché infinita. Questo, forse, lo si evince bene da alcuni passaggi del mio primo libro “due occhi in viaggio”! A volte, lo confesso, mi piace anche cedere alla pigrizia e, come forse un po’ tutti, subisco il fascino del divano e telecomando, alternando quest’ultimo a una buona lettura ;) Mi piace poi tenermi in forma, quindi un po’ di palestra leggera e una corsetta ogni tanto cerco di non farmele mancare. Non è una frase fatta il detto “Mens sana in corpore sano”, e quando faccio poco movimento mi accorgo anche che il mio umore è peggiore.
Tre libri pubblicati con generi completamente diversi. Quale preferisci?
Non so risponderti proprio perché probabilmente il mio genere preferito era quello del momento in cui li ho scritti… Una persona a me cara mi ha definito “caleidoscopico”, e probabilmente è una definizione azzeccata, nel senso che la mia ispirazione segue sfaccettature via via diverse, e ciò che mi guida a prescindere dal genere è una visione “fotografica” di ciò che vado a scrivere: devo sempre avere in mente ciò che narro come se fosse la scena di un film!
Che musica ascolti?
In radio posso ascoltare di tutto, e lo faccio principalmente mentre guido, in casa non ascolto quasi mai musica. Tendenzialmente, però, prediligo la musica pop italiana. Oggi non ho un “cantante preferito”, mentre negli anni della scuola superiore ricordo le hit degli 883 che accompagnavano ogni festa! Bei ricordi, ancora oggi quando ho nostalgia metto su canzoni come “Gli anni” o “Come mai”! Del resto, erano proprio “gli anni dei qualsiasi cosa fai!” ;) Col tempo, inoltre, anche se non ho vissuto la sua epoca, ho imparato ad apprezzare molto Battisti, in particolare la sua grande varietà artistica (passa da canzoni dolci e melodiche a canzoni rock) e quella voce da molti definita afona e da alcuni addirittura stonata che però, devo dire, ancora mi emoziona!
Posso aggiungere che non amo i concerti; non vedo la musica come uno sfogo, o con un coinvolgimento da “evento sportivo”, ma come un momento di calma e relax…
Posso aggiungere che non amo i concerti; non vedo la musica come uno sfogo, o con un coinvolgimento da “evento sportivo”, ma come un momento di calma e relax…
Hai uno scrittore del cuore che ti ha suscitato interesse per questo mestiere?
Ahia, questa è la domanda più difficile perché, forse stranamente, non sono un grande lettore, e tutto ciò che scrivo mi viene da dentro e dalle mie esperienze e considerazioni personali! Ma certamente, a livello inconscio,alcuni libri letti hanno influenzato la mia crescita e indotto la mia fantasia a fare determinate scelte. Posso provare a ragionarci su e, avendo letto i capolavori di Agatha Christie, probabilmente questi hanno ispiratoi ripetuti colpi di scena di “Paradiso assassino”. Andando forse un po’ fuori tema, poi (ma neanche troppo), sono sempre stato un fan del fumetto Dylan Dog, e quindi menziono Tiziano Sclavi tra coloro che mi hanno avvicinato alla lettura, sia pure riguardante tavole disegnate ;)
Libro preferito?
Senza dubbio “Cime tempestose”. Anticipando la tua domanda sui social (a cui risponderò tra un po’), voglio riportare qui la recensione che mi sono dilettato a scrivere su Instagram riguardante questo capolavoro:
“Una storia d’amore fuori dal tempo, così vera e così metaforica nella sua propaggine surreale, per cui sospesa tra la vita e la morte l’anima di Catherine bussa alla finestra del dolore di Heathcliff che, finché avrà aria da respirare, accetterà come conforto solo questo dolce martirio. Questa storia è il manifesto del “rimpianto”, di una vita e anzi due passate nella falsa indifferenza, nel prolungamento immotivato di infantili schermaglie che, alla fine, porteranno solo al rancore, all’acre consapevolezza di aver sprecato tutto il proprio tempo a idolatrare più un sentimento, forse, che la persona che si amava. Quella in carne e ossa, e che alla fine si è persa senza viverla. Là fuori, nella brughiera, ciò che“non è stato” ancora ci urla dentro. Ma dopo tante parole, forse, Solo Cathy e Heathcliff conoscono i segreti del loro amore…”
“Una storia d’amore fuori dal tempo, così vera e così metaforica nella sua propaggine surreale, per cui sospesa tra la vita e la morte l’anima di Catherine bussa alla finestra del dolore di Heathcliff che, finché avrà aria da respirare, accetterà come conforto solo questo dolce martirio. Questa storia è il manifesto del “rimpianto”, di una vita e anzi due passate nella falsa indifferenza, nel prolungamento immotivato di infantili schermaglie che, alla fine, porteranno solo al rancore, all’acre consapevolezza di aver sprecato tutto il proprio tempo a idolatrare più un sentimento, forse, che la persona che si amava. Quella in carne e ossa, e che alla fine si è persa senza viverla. Là fuori, nella brughiera, ciò che“non è stato” ancora ci urla dentro. Ma dopo tante parole, forse, Solo Cathy e Heathcliff conoscono i segreti del loro amore…”
Cosa è cambiato dal primo libro al terzo?
In realtà la cronologia d’uscita dei tre libri non è la stessa della loro stesura. Il primo ha una storia un po’ tormentata: è stato iniziato nel 2007, un po’ per scommessa, e abbandonato nel 2008, a circa metà storia. Nel 2017, per una ritrovata spinta venutami da non so neanch’io dove (probabilmente dalla consapevolezza di stare sprecando qualcosa, l’idea mi sembrava buona e il finale già c’era), è stato tirato fuori dal cassetto, fatto leggere a quelle poche persone che mi hanno dato una grossa iniezione di fiducia per finirlo, e così in pochi mesi ha visto la luce. Sulla scia emotiva il thriller è stato iniziato e terminato in sole tre settimane e, da ultimo, ho ripreso dei vecchi scritti precedenti anche al 2007 e combinandosi insieme, romanzandoli un po’, ho completato quello che potrei definire un “romanzo rosa”!
Cosa pensi dei blogger di libri e dei social in generale? Pensi che possano essere un aiuto per gli scrittori?
Ovviamente ne penso tutto il bene possibile, in quanto essendo un autore emergente che sta cercando di farsi conoscere è questo il canale più diretto e forse anche più “facile”, se vogliamo. Questo non vuol dire che valga meno, nel senso che dedicarsi a tempo pieno alla promozione e alla diffusione, vista soprattutto la grande mole di nuovi titoli che escono ogni giorno, è un’impresa ardua, dispendiosa e che probabilmente non porta nell’immediato nemmeno un ritorno degno di nota. Per dirla semplicemente, “il gioco non vale la candela”, e i social aiutano sicuramente a farsi conoscere in maniera agevole e soprattutto danno modo di aggiungere qualcosa del tuo personaggio a ciò che vuoi mettere in evidenza.Del loro utilizzo in generale, discorso libri a parte, penso che probabilmente ci stanno un po’ dominando, e lo dico perché io per primo a volte ne abuso (intendendo il tempo passato in loro “compagnia”). Probabilmente, chi non li usa per lavoro o per un motivo specifico come può essere il contesto di cui stiamo parlando, dovrebbe o potrebbe un po’ limitarne l’uso proprio per non rischiare che diventino l’unico mezzo per coprire la solitudine. E se (vedi sopra), la loro facilità d’accesso andava bene per condividere passioni, va invece meno bene per riempire un vuoto.
Il mio blog parla anche di film. Qual è il tuo film preferito?
Solo uno ne devo dire?! Sono sempre stato un cinefilo accanito, quindi potrei dilungarmi all’infinito! Concedetemene almeno tre, cercando di abbracciare più generi:
1. C’era una volta in America: Piccolo spoiler, parlo di questo film nel libro “Il cuore e la neve”, quindi non dirò qui la mia scena preferita. Sicuramente l’interpretazione di De Niro è sontuosa, e i continui salti temporali, anche se a volte ti lasciano confuso, riflettono bene il senso della pellicola, che per me è quello di evidenziare come gli anni e gli eventi cambino le persone. “Cosa hai fatto in questi ultimi 30 anni?” – “Sono andato a letto presto”, risponde Noodles.
2. Will Hunting: Bellissimo il rapporto sui generis instaurato tra lo psicologo e il paziente. Dimostra come a volte, chi si rifiuta di essere quello che crediamo valga, non sta sprecando un talento ma sta, probabilmente, chiedendoci aiuto. Solo empatizzando con lui, saremo in grado di cambiare la sua attitudine e tirarlo fuori dalle sabbie mobili.
3. The Truman show: E’ sempre un’operazione ben riuscita quando si crea un qualcosa che facciamo fatica a catalogare. Cos’è questo film? Un drammatico? Una commedia? Un fantastico? Un visionario? Probabilmente un po’ di tutto questo, e molto altro, come una denuncia, dai toni scanzonati, della piega che sta prendendo la nostra società in cui stiamo superando addirittura il mito dell’ “apparire”, per andare verso quello dell’ “osservare”. Non conta più se qualcuno voglia o no mostrarsi, vogliamo sempre più essere in grado di sapere tutto di tutti. E’ sempre stato così, probabilmente, ma il film ci mostra come oggi forse abbiamo troppi strumenti per dare sfogo a tale morbosità.
Fuori classifica, ma “Fast & Furious” ha segnato un’epoca ;)
1. C’era una volta in America: Piccolo spoiler, parlo di questo film nel libro “Il cuore e la neve”, quindi non dirò qui la mia scena preferita. Sicuramente l’interpretazione di De Niro è sontuosa, e i continui salti temporali, anche se a volte ti lasciano confuso, riflettono bene il senso della pellicola, che per me è quello di evidenziare come gli anni e gli eventi cambino le persone. “Cosa hai fatto in questi ultimi 30 anni?” – “Sono andato a letto presto”, risponde Noodles.
2. Will Hunting: Bellissimo il rapporto sui generis instaurato tra lo psicologo e il paziente. Dimostra come a volte, chi si rifiuta di essere quello che crediamo valga, non sta sprecando un talento ma sta, probabilmente, chiedendoci aiuto. Solo empatizzando con lui, saremo in grado di cambiare la sua attitudine e tirarlo fuori dalle sabbie mobili.
3. The Truman show: E’ sempre un’operazione ben riuscita quando si crea un qualcosa che facciamo fatica a catalogare. Cos’è questo film? Un drammatico? Una commedia? Un fantastico? Un visionario? Probabilmente un po’ di tutto questo, e molto altro, come una denuncia, dai toni scanzonati, della piega che sta prendendo la nostra società in cui stiamo superando addirittura il mito dell’ “apparire”, per andare verso quello dell’ “osservare”. Non conta più se qualcuno voglia o no mostrarsi, vogliamo sempre più essere in grado di sapere tutto di tutti. E’ sempre stato così, probabilmente, ma il film ci mostra come oggi forse abbiamo troppi strumenti per dare sfogo a tale morbosità.
Fuori classifica, ma “Fast & Furious” ha segnato un’epoca ;)
Attori e attrici che non ti deludono mai?
De Niro certamente, anche se ha passato i suoi tempi migliori. Adoro i ruoli cuciti su misura per Morgan Freeman. Reputo Importante l’evoluzionedi Di Caprio, passato dall’essere il belloccio di turno a interpretare ruoli più drammatici. Tom Cruise in un film d’azione non può mancare. Meryl Streep è bravissima ma ha l’unica pecca di risultare un po’ algida. Cameron Diaz è sottovalutata. Jennifer Aniston è divina per le parti da commedia. Sono innamorato di Amber Heard, ma non diciamolo a Johnny Depp! (che è comunque bravo).
Se avessi la possibilità di scrivere un romanzo a quattro mani, con chi ti piacerebbe scriverlo?
Un romanzo no, ma un qualcosa come un racconto di viaggio certamente sì, con le persone con cui ho condiviso le mie vacanze. Degli “appunti ricordo”, per vivere la stessa esperienza da due punti di vista differenti. Un po’ come un duetto, se fosse una canzone!
Se parliamo di persone non conosciute, allora probabilmente sarebbe bello narrare la storia di uno sportivo, magari non di primissima fascia. Emozioni tra le più genuine in assoluto si provano alla vigilia di un grande evento, al termine di un trionfo, o nell’immediato di una cocente sconfitta. Vedere per credere: osservate i volti dei campioni olimpici sul podio mentre risuona l’inno nazionale… Nei loro occhi ci sono anni e anni di sudore e lacrime, di gioie e di dolori, di capricci e sacrifici. Di vita, insomma, ma condensata e senza vuoti.
Se parliamo di persone non conosciute, allora probabilmente sarebbe bello narrare la storia di uno sportivo, magari non di primissima fascia. Emozioni tra le più genuine in assoluto si provano alla vigilia di un grande evento, al termine di un trionfo, o nell’immediato di una cocente sconfitta. Vedere per credere: osservate i volti dei campioni olimpici sul podio mentre risuona l’inno nazionale… Nei loro occhi ci sono anni e anni di sudore e lacrime, di gioie e di dolori, di capricci e sacrifici. Di vita, insomma, ma condensata e senza vuoti.
Stai preparando un nuovo libro?
Sì, ho iniziato a scrivere un nuovo thriller. Senza accennare alla trama, posso dirvi che stavolta sarà scritto in prima persona e, anziché in montagna, sarà ambientato al mare!
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Ringraziando Fabio per la sua straordinaria disponibilità, gli auguro buona fortuna per un futuro pieno di soddisfazioni!
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