Solis di Raffaella Verga

Quella che ci racconta Raffaella Verga è la storia di una famiglia, non di sangue, che ha come proprio simbolo di unione la mareggiata, che arriva immancabilmente tutti gli anni, ma quest'anno sta tardando. Sembrerà strano ma è proprio questo ritardo che crea lo sgretolamento, progressivo, di questo nucleo familiare.

La storia ci viene descritta da diversi punti di vista ma la protagonista è Solis, una ragazza come tante, immersa nei suoi problemi adolescenziali, creati da compagni di classe che la bullizzano, da una rabbia repressa verso il mondo intero e dalla sua surrogata famiglia.
Invece di affrontare le difficoltà, sembrerebbe che l'unico desiderio della giovane sia quello di scappare il più lontano possibile.

È un libro profondo, dove viene analizzato l'aspetto interiore di ogni personaggio che, commettendo errori, cade nel vittimismo del "non vengo capito". Perciò, tra cose non dette e fatti impulsivi, ogni membro di questa particolare famiglia si allontana sempre più, senza pensare che ogni azione, o frase mal detta, ha una conseguenza.

I temi trattati sono molti, ma sono soprattutto quelli reali e quotidiani: problemi adolescenziali, bullismo, identità personale, radici sociali... Insomma, un insieme di emozioni e sentimenti arricchiti da difficoltà di vita e famigliari rendono questa opera una lettura profonda e, ben o male, anche un po' personale.